“Una vincitrice di medaglia di bronzo alle olimpiadi del 1968 aveva un allenatore che era veramente impressionato dalla sua abilità di eccellere nel nuoto che era l’unica cosa importante della sua vita. L’aveva convinta che tutte quelle persone là fuori (fuori dal regime della piscina) erano dei vegetali perchè non stavano facendo niente. In seguito lei disse: quando smisi di nuotare divenni una di loro – … Se qualcuno cerca di farti credere che sei importante solo perchè sei il primo o il secondo al mondo, cosa ti lascia quando non sarai più in classifica? Un vegetale?” Queste frasi risalgono al 1980 e sono tratte dal libro “In pursuit of excellence” di Terry Orlick. Oggi sono più che mai attuali. Dopo 30 anni cosa viene fatto perchè ciò non accada? Nulla.
Translate
Powered by Google Translate.
Articoli recenti
- Comunicazione e insegnamento
- Allenare la comprensione del gioco
- Rilassamento, una parola scomparsa
- Imparare è un viaggio attraverso errori e successi
- Sapere condividere
- Master Class: Mindfulness and ACT under Pressure
- 30 anni di consulenze negli sport di tiro
- Cosa si chiede di fare oggi ai genitori
- Salute e sicurezza sul lavoro nello sport
- Fra gli adolescenti c’è un’influenza reciproca fra attività fisica e soddisfazione nella vita
Archivi
Tag
allenamento.
allenatori
atleti
attenzione
attività fisica
autismo
bambini
Basket
benessere
Calcio
concentrazione
doping
emozioni
errori
genitori
giovani
golf
impegno
Inter
ISSP
Juventus
lavoro
maratona
master
mente
motivazione
movimento
Napoli
olimpiadi
prestazione
psicologi
psicologia
psicologia dello sport
psicologo
Roma
salute
Scuola
sedentarietà
sport
squadra
stress
talento
tenacia.
Tennis
Vincere
0 Risposte a “Un campione di vegetale?”