La cultura del lavoro: che sia NBA o greco

Leggo sulla Stampa l’intervista a Marco Belinelli, giocatore NBA, in cui spiega come ha fatto a conquistare un posto nel quintetto degli Hornets (New Orleans): “Semplice, si chiama extrawork: arrivi prima agli allenamenti e te ne vai dopo, per essere sempre pronto. Come dicono qui sono uno che – ha fame -, che vuole vincere e dare tutto e mi alleno sempre, la squadra lo ha capito subito.” Retorica no: l’insegnante di greco della classe di mia figlia il primo giorno di scuola spiegò come dovevano fare per imparare: oltre le ore di scuola, dovevano fare una versione al giorno e prima di tutto scrivere e poi riscrivere l’alfabeto sino a quando non l’avessero imparato. In questo modo sono circa 500 ore di greco all’anno; corrispondono allo stesso numero di ore che dovrebbe dedicare all’allenamento sportivo un giovane sedicenne che volesse emergere nel suo sport. In sostanza vi è un solo metodo per giocare in NBA o imparare il greco: impegno e dedizione sostenuti da insegnanti/allenatori bravi.

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