Fare sapere che si sta preparando una ultramaratona genera negli altri reazioni diverse così distiguibili:
1. “Sei matto” – questa è la più comune fra le persone che non corrono e che dicono che per loro sarebbe già stancante fare quel percorso in auto ;
2. “Vuoi farti del male” – A questa categoria appartengono anche amici allenatori e medici che vogliono convincerti che è uno sforzo che eccessivo e che ne soffrirai le conseguenze per molto tempo.
3. “Non sarai mica diventato uno che dipende dalla corsa” – In questa categoria vi sono anche diversi colleghi psicologi. Il concetto è che non sei che tu che vuoi correre ma sono le endorfine che fi fanno correre.
4. “Hai una certa età, non fare lo stupido” – Reazione tipica dei sedentari e di chi pensa che lo sport sia una questione connessa all’età cronologica.
5. “Che tempo vuoi fare” – Sono i fissati del cronometro che vogliono quantificare a ogni costo questo impegno.
6. “Lo sai che lo sport fa male” – Spesso ex-atleti, allenatori e medici dello sport basandosi sulla propria esperienza personale ti sconsigliano di allenarti, figurati quando sanno che vuoi correre 100km.
Ascolto le opinioni di tutti ma per intanto continuo a correre prestando attenzione a farlo in modo rilassato, cosa non facile, e traendo conoscenze da ogni allenamento. Ho due obiettivi, il primo è allenarmi e giungere al termine di questa fase con la soddisfazione di avere fatto ciò che volevo ed è su questo che sono concentrato. Poi ci sarà la gara, che per il momento è ancora lontana dalla mia mente.
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