Un errore tipico degli atleti e che ultimamente ho dovuto affrontare più volte, riguarda le aspettative generate durante la competizione dallo stare fornendo una buona o anche ottima prestazione, ma che a un certo punto, nella sua fase finale, invece, comincia a deteriorarsi sino a diventare insufficiente. Si può sintetizzare così: “sto facendo bene e poi apparentemente quasi di colpo ho fatto male e non mi sono più ripreso”. Questo risultato evidenzia la difficoltà a controllare le aspettative di concludere così come si è cominciato, si pensa che dovrà succedere proprio in questo modo e poi al primo errore si entra in uno stato mentale d’incredulità per l’errore commesso, incrementando la tensione in modo disfunzionale alla prestazione. Che fare. Il primo passo consiste nello spiegare a questi atleti che trovarsi in difficoltà è un fatto fisiologico e che soprattutto quando si sta facendo bene la pressione su di sè cresce e questa, se non controllata, aumenta di molto la probabilità di sbagliare. Si può fare molto, ma questo è il tema di una prossima volta.
Translate
Powered by Google Translate.
Articoli recenti
- Comunicazione e insegnamento
- Allenare la comprensione del gioco
- Rilassamento, una parola scomparsa
- Imparare è un viaggio attraverso errori e successi
- Sapere condividere
- Master Class: Mindfulness and ACT under Pressure
- 30 anni di consulenze negli sport di tiro
- Cosa si chiede di fare oggi ai genitori
- Salute e sicurezza sul lavoro nello sport
- Fra gli adolescenti c’è un’influenza reciproca fra attività fisica e soddisfazione nella vita
Archivi
Tag
allenamento.
allenatori
atleti
attenzione
attività fisica
autismo
bambini
Basket
benessere
Calcio
concentrazione
doping
emozioni
errori
genitori
giovani
golf
impegno
Inter
ISSP
Juventus
lavoro
maratona
master
mente
motivazione
movimento
Napoli
olimpiadi
prestazione
psicologi
psicologia
psicologia dello sport
psicologo
Roma
salute
Scuola
sedentarietà
sport
squadra
stress
talento
tenacia.
Tennis
Vincere
0 Risposte a “L’errore quando si gioca bene”