La “seconda onda” è un fenomeno tipico della corsa di lunga distanza, ma che è applicabile a ogni situazione della vita. Si manifesta nelle situazioni in si ritiene di avere consumato tutta l’energia di cui si disponeva e , invece, improvvisamente si trova la forza per continuare. E’ certamente qualcosa che è capitato anche a me quando durante la 100km del Passatore, di colpo a partire dal 75km ho avuto la certezza che avrei terminato la corsa e ho trovato l’energia per correre il più veloce di cui ero capace sino al traguardo, senza preoccuparmi più del percorso. La “seconda onda” è stata per la prima volta descritta nel 1906 William James nel discorso tenuto all’American Philosophical Association e intitolato “L’Energia dell’Uomo”:
“L’esistenza di una riserva di energia che abitualmente non è disponibile ci è molto familiare nel fenomeno della “seconda onda.” Di solito ci fermiamo quando incontriamo questa bugiarda, chiamata, fatica. Abbiamo camminato, giocato o lavorato abbastanza e desistiamo. La quantità di fatica è un ottimo ostacolo … Quando invece una necessità inusuale ci pressa a continuare, succede qualcosa di sorprendente. La fatica cresce sino a un certo punto, poi gradualmente o improvvisamente scompare e noi siamo più freschi di prima. Abbiamo evidentemente stappato un livello nuovo di energia …”
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