Esiste il vantaggio casalingo alle olimpiadi?

 

Anno Paese 52 56 60 64 68 71 76 80 84 88 92 96 0 4 Aumn %
56 AUS 22 35 22 18 17 17 5 9 24 14 27 41 58 49 37
60 ITA 21 25 36 27 16 18 13 15 32 14 19 35 34 32 30.55
64 JAP 9 19 18 29 25 29 25 - 32 14 22 14 18 37 37.93
68 MX 1 0 1 1 9 1 2 4 6 2 1 1 6 4 88.88
72 GER - 26 42 50 26 40 39 - 59 40 82 65 56 49 35.00
76 CAN 3 6 1 4 5 5 11 - 44 10 18 22 14 12 54.54
80 RUS 71 98 103 96 91 99 125 195 - 132 112 63 88 92 35.89
84 USA 76 74 71 90 112 94 94 - 174 94 108 101 97 102 45.97 
88 KOR 2 2 0 3 2 1 6 5 19 33 29 27 28 30 42.42
92 SPN 1 0 0 0 0 1 2 6 5 4 22 17 11 19 81.81
96 USA 76 74 71 90 112 94 94 - 174 94 108 101 97 102 -6,93
00 AUS 22 35 22 18 17 17 5 9 24 14 27 41 58 49 29
04 GRE 0 1 1 0 1 2 0 3 2 1 2 8 13 16 18.75
                              M =  40.86

Il Comitato Olimpico Italiano (Coni) si augura  che l’Italia resti fra le prime 10 nazioni nella classifica delle medaglie vinte alle prossime olimpiadi di Londra; a Pechino abbiamo occupato la nona posizione. Colgo questa occasione per fare vedere la tabella del medagliere delle medaglie conquistate dai paesi che hanno organizzato le olimpiadi dal 1954 al 2004, L’ultima colonna a destra riporta la percentuale d’incremento dei podi ottenuti quando l’olimpiade è stata svolta in casa rispetto all’edizione precedente. Si evidenzia un notevole aumentomedio, pari al 40.86%. L’effetto “giocare in casa” è assolutamente bene documentato (con l’unica eccezione degli USA che nel 1996 hanno avuto un decremento, pur restando sempre la nazione con più podi) e certamente giocano un ruolo essenziale i maggiori investimenti economici e le opportunità offerte nella costruzione, formazione e preparazione delle squadre olimpiche.

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