Testa, cuore, gambe

Testa, cuore e gambe. Ha detto Conte che sono queste e in questo ordine le caratteristiche della Juventus che ha vinto lo scudetto. E’ importante che un allenatore lo riconosca perché spererei diventi una moda a cui tutti gli allenatori dei giovani vogliano riferirsi. Abbiamo vissuto forse almeno 15 anni in cui ciò che contava era lo schema, la tattica insegnata già ai bambini e mai un esercizio per insegnargli a ragionare con la propria testa e farsi guidare dal cuore.

Non è un’idea certamente nuova, nel 1984 quando ho seguito per la prima volta una nazionale, quella femminile di pallavolo, l’allenatore cinese diceva le stesse cose: prima testa e cuore e poi la tecnica. La sua idea era che le riserve dovevano essere molto motivate e brave nell’impegnarsi a mettere in difficoltà le titolari, perché solo in questo modo chi avrebbe alla fine giocato sarebbe stata pronta a affrontare qualsiasi avversaria, proprio perché in allenamento avevano dovuto sempre usare la testa e il cuore.

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