L’allenamento mentale nel tennis

Nel tennis la componente mentale della prestazione è uno degli aspetti che ne determina la qualità.

Gli errori che si commettono hanno sempre un valenza tecnica o tattica; si manda fuori una palla di un niente, si commettono sbagli di anticipazione di millisecondi, si perde per avere ritardato troppo una risposta.

E’ la mente che guida queste azioni e l’allenamento è la fase in cui s’impara e si raffina questa abilità a “fare la cosa giusta” nei momenti che contano. Il mental coaching è un sistema che aiuta gli atleti a mettersi in questa condizione ottimale; è l’allenamento a sentirsi pronti non solo fisicamente ma anche mentalmente prima dell’inizio di una gara e a gestire l’evento agonistico stesso nel modo migliore.

Il mental coaching è un allenamento sistematico e costante di abilità psicologiche e atteggiamenti mentali.

Basta pensare al proprio servizio: quante volte lo si effettua senza essere pronti, ad esempio si accelera la preparazione del tiro perché si vuole subito recuperare oppure si rallenta il servizio perché al contrario si ha paura di sbagliare.

Sono situazioni che il tennista vive quotidianamente e che non passano solo lavorando sulla tecnica dl servizio o giocando tante partite.

Queste due soluzioni sono molto utili ma devono essere affiancate da un cambiamento nell’atteggiamento che il giocatore ha prima di servire.

Altrimenti non riuscirà mai a dimostrare il suo valore tecnico-tattico.

La maggior parte dei tennisti e questo vale anche per i giocatori dei Circoli passano ore e ore ad allenarsi a migliorare tecnicamente e non spendono neanche 5 minuti a migliorare la loro testa.

Quali sono le ragioni di questa dimenticanza.

Perché non lo sanno?

Perché vogliono solo divertirsi?

Perché pensano di non potere cambiare la loro mente?

Perché sono cose che fanno solo i campioni?

Perché non hanno tempo?

Perché, come disse Cesare Maldini, “Non sono mica pazzo?”
I tennisti dei Circoli non lo fanno probabilmente per tutto questo insieme di ragioni, ma l’effetto è che non migliorano tanto quanto vorrebbero.

Sono in pochi a pensare che il tennis può essere un’esperienza avvincente di miglioramento della propria capacità per migliorare il funzionamento della mente e con esso il proprio modo di giocare.

Talvolta manca anche qualcuno che possa consigliare in modo professionale quali siano i benefici di una preparazione mentale.

Mio caro lettore è con questo pensiero che ti voglio lasciare: “Pensa, se lo vuoi, alle partite che hai giocato e alle difficoltà che hai incontrato e prova chiederti se un atteggiamento mentale diverso ti avrebbe aiutato a giocare meglio, a vincere più di frequente o semplicemente a divertirti di più.”

(Leggi l’articolo completo su http://www.tennisworlditalia.com/Perch%25E9-allenarsi-mentalmente-nel-tennis—parte-1-artt755.html).

1 Risposta a “L’allenamento mentale nel tennis”


  • Giuseppe Di Fazio

    Molto molto interessante, ma a tal proposito, secondo lei, quali sono i punti cardine di un allenamento mentale nel tennis?? Su quali leve andrebbe ad agire?? Fermo restando che ogni programma deve essere sviluppato su base individuale quali sono le aree di valutazione psicologica che secondo lei non possono mancare in una valutazione e potenziamento dell’allenamento??

    Grazie mille

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