Bisogna allenare la mente a gareggiare

Nonostante molti allenatori riconoscano il ruolo decisivo svolto dalla mente nel favorire/ostacolare le prestazioni sportive, ve ne sono ancora altrettanti che pensano che  le difficoltà mentali si superino allenandosi di più o partecipando a più gare. In genere chi la pensa in questo modo è convinto che a un certo punto l’atleta si sbloccherà e comincerà per lui/lei una nuova fase vincente della carriera. In sintesi, bisogna gareggiare, fare esperienza e poi vinto il primo torneo le cose si sistemeranno. Incontro molti atleti/e che mi raccontano storie di questo tipo ma con un risultato diverso e negativo, hanno ancora gli stessi problemi e queste difficoltà incidono sempre di più nel demolire la fiducia in se stessi. Dicono che si allenano bene e poi vanno in gara e ripetono sempre gli stessi errori. Devo allora spiegare ciò che ho ripetuto centinaia di volte e cioè che possedere la tecnica (quale che sia lo sport) non vuole dire sapere gareggiare, che è una cosa completamente diversa. Quando questi atleti/e diventano consapevoli di questa differenza, in genere si tranquillizzano e a questo punto si può spiegare loro che seguire un programma di mental coaching è proprio utile per imparare a guidare la propria mente in gara.

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