Lo sport come strumento di integrazione sociale, imparare ad insegnare calcio per inserirsi nel mondo del lavoro. Si è concluso il 28 gennaio il secondo corso per ‘aspiranti allenatori’ organizzato dalla Figc Lazio per i ragazzi detenuti all’interno dell’istituto di pena minorile di Casal del Marmo a Roma. Giovani italiani, romeni, nordafricani e di altre nazionalità hanno ricevuto dal presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Federcalcio Luca Pancalli un diploma che consentirà di seguire gratuitamente un corso Coni-Figc per allenatori di base quando usciranno dalla struttura di Casal del Marmo. Un primo, importante passo per un percorso che nei prossimi mesi potrebbe portare i giovani detenuti a lavorare per alcune società sportive, non solo nel Lazio ma anche in altre regioni.
“E’ un’esperienza molto appagante – spiega la coordinatrice regionale del SGS Figc Lazio, Patrizia Minocchi – resa possibile da uno staff formato da preparatori atletici, psicologi, e medici davvero in gamba. Erano una ventina i ragazzi che hanno partecipato al corso e hanno passato tutti l’esame finale, che consiste nella realizzazione di una tesina e in una prova pratica sul campo. Molti di loro la notte prima dell’esame non hanno dormito per l’emozione”. Il prossimo corso dovrebbe iniziare entro la fine di maggio: “Abbiamo anche deciso di realizzare un Docufilm – rivela Patrizia Minocchi – perché vorremmo riproporre questo modello didattico su tutto il territorio. Il calcio ha un linguaggio davvero universale ed è giusto che tutti possano vedere i risultati di questa bellissima esperienza”.
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