Una caratteristica centrale di Hamish Fulton è sempre stato il suo coinvolgimento fisico diretto con il paesaggio. Sin da quando era studente al College di San Martin of Art di Londra ( 1966-1968 ) e nei suoi viaggi in Sud Dakota e Montana nel 1969 , ha sempre pensato che l’arte era un ‘modo di visualizzare la vita’, non legata necessariamente alla produzione di oggetti. Ha iniziato a fare brevi passeggiate e poi ha realizzato opere fotografiche circa l’esperienza di camminare.
A quel tempo e, successivamente, la sua pratica è stata influenzata da un insolitamente vasta gamma di interessi tra cui il tema dell’ambiente e la cultura degli Indiani d’America. Nel 1973 , dopo aver camminato 1.022 miglia in 47 giorni da Duncansby Head (vicino a John O’Groats) a Lands End, Fulton ha deciso di ‘ fare arte solo derivata dalle esperienza delle singoli passeggiate’. Da allora il camminare è rimasto centrale per la pratica di Fulton. Ha affermato: ‘Se io non cammino, non posso fare un’opera d’arte ‘ e ha riassunto questo modo di pensare nella frase: ‘ niente cammno, niente lavoro’. Sebbene solo Fulton sperimenti la passeggiata in se stessa, i suoi testi e le fotografie presentati in mostre e libri ci permettono di entrare in contatto con la sua esperienza.
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