Missy Frankiln, nuotarice 19 anni, 6 ori mondiali e 4 a Londra ha vinto il Laureus World Sports, fondazione che si preoccupa di integrare tramite tramite lo sport coloro che vivono in condizioni sociali svantaggiate. Il suo profilo psicologico emerge con chiarezza dalla intervista a Emanuela Audisio pubblicata su laRepubblica.
Prima della partenza – “Mi esalto, mi dico: finalmente. Vivo per quel momento: altrimenti che ti alleni a fare?”
Competitività – “Mi piace la battaglia, lottare fino a stremarmi. Sono nata per fare sport, magari avrei scelto il basket”.
Vita extra sportiva – “Mi sono iscritta a Berkeley, a psicologia … ci tengo a fare la matricola, a sbagliare programma della lavatrice, a mangiare porcherie al bar, ad avere una compagna di stanza. Come tutte le ragazze normali: mi sposerò, avrò dei figli, una famiglia”.
Divertimento – “Se tira fuori la parola sacrifici sparo. Mi diverto ho scelto io il nuoto, anzi mi ha spinto la mamma, che non sa stare a galla e ha paura dell’acqua”.
Preparazione mentale – “Non ho bisogno dello psicologo. Io da quattro anni ho trovato Dio. Alla fine sia che vinca sia che perda io mi sento amata. E mi dico: Dio sarà orgoglioso di me. Per questo tengo a mente anche quelli che sembrano piccoli momenti e che in futuro diventeranno grandi”.
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