Simeone, l’allenatore dell’Atletico Madrid, dopo la finale di Champions League persa ha detto che “si può vincere perdendo se dai tutto te stesso”. E’ un concetto chiave per lo sviluppo di un atleta e dovrebbe venire insegnato sino dal primo giorno che un bambino o una una bambino entrano iniziano uno sport. Al contrario si vedono giovani che appena commesso un errore si arrabbiano con se stessi o si deprimono. Sappiamo che ciò succede per la congiunzione di motivi diversi: i genitori sono distratti e non danno molto peso a questi comportamenti, gli allenatori sono più concentrati a insegnare la tecnica piuttosto che a allenare emotivamente gli atleti e i giovani stessi pure non sono bravi a esprimere le loro emozioni e a prendersi cura dei loro stessi in modo positivo. E così osservo quotidianamente tennisti che sbattono la racchetta a terra do po un errore alternano stati d’animo di rabbia e depressione contro di sé o in altri sport in cui fatto un errore ne ripetono altri perché si fanno dominare dalla frustrazione. Per cambiare questo modo di vivere le sconfitte e gli errori servono genitori e allenatori più consapevoli del loro ruolo di allenatori emotivi e della necessità di lavorare con i loro figli e atleti a modificare questi comportamenti. Non bisogna imporre di certo imporre le nostre soluzioni di adulti ai loro problemi. Bisogna invece ascoltare in modo empatico e non per giudicare, così che si sentano sostenuti e rispettati nei loro stati d’animo. Solo dopo questa fase si dovrebbe iniziare a parlare di cosa si potrebbe fare di diverso, dando tempo ai ragazzi di esprimere le loro idee e a noi di esprimere le nostre. Agire in questo modo richiede tempo e spesso è per questa ragione che gli adulti non seguono questa strada. Bisogna però essere consapevoli che se si agisce spesso in questa maniera i giovani cominceranno a pensare che le loro reazioni non interessano a genitori e allenatori e peggio ancora continueranno a comportarsi con se stessi in modo negativo. Se vogliamo che i nostri ragazzi sviluppino l’abilità di gestire con efficacia e soddisfazione i loro stress quotidiani dobbiamo spendere del tempo a insegnare loro come comportarsi, sentire e pensare in quei momenti.
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