Come psicologi e allenatori insegneremo a sviluppare un atteggiamento aperto verso gli errori solo se siamo disposti ad accettare che potremmo anche fallire in questo compito.
Siamo disposti a correre questo rischio coinvolgendoci al 100% in questa sfida?
Oppure ci limitiamo a insegnare le tecniche sportive o psicologiche convinti che siano sufficienti per diventare bravi atleti e salvarci dal fallimento professionale?
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