“Cerco di essere un’ispirazione”, ha detto Walter Lancaster, 82 anni, al New York Times. “Molte persone, sai, si impigriscono o altro. E io dico: ‘Guarda. Devi continuare a muoverti’. Questo è il segreto. Continuare a muoversi”.
Sfido chiunque 30 anni fa a dire che avremmo mai sentito una frase di questo da una persona over80. Avremmo pensato a qualcosa di ridicolo, che quello non è sport e che queste persone erano dei poveretti che si mettevano in ridicolo. Oggi, invece, non solo succede sempre più spesso ma possono essere d’ispirazione per chiunque, quale che sia l’età. Per i giovani sempre più sedentari e per gli adulti che pensano che non solo lo sport, ma anche semplicemente muoversi non è per loro. Viviamo anni in cui l’80% degli adulti soffre di mal di schiena, che per loro diventa la principale ragione per non muoversi.
In Italia abbiamo il 20% e il 16% degli over60 uomini e donne che praticano sport. Dovrebbero essere loro la nostra fonte d’ispirazione. Invece, non appaiono mai queste notizie sui quotidiani e sui social. Dovrebbero essere loro al centro di chi si occupa di benessere, degli psicologi che dovrebbero studiarne la psicologia e dei fisiologi e biomeccanici che dovrebbero invece comprendere a fondo le reazioni del loro fisico.
Bisognerebbe anche capire se questi sportivi sono gli stessi rappresentati nella categorie di età precedenti. Ad esempio, all’interno del 30% di uomini e il 21% di donne praticanti nella fascia di età tra 35-44 anni quanti di loro fanno ancora sport fra gli over60? Quanti fra gli over60 sono da pochi anni attività come sportivi? Probabilmente è per mia ignoranza che non conosco questi dati ma di certo non sono diffusi fra chi lavora nello sport.
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