E’ stata presentata la 12ª edizione del ReportCalcio, elaborato dal Centro Studi Figc in collaborazione con Arel (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC Italia (PricewaterhouseCoopers). Pubblicato integralmente sul sito della Federcalcio.
Emerge con evidenza che la difficoltà della nostra nazionale è in larga parte determinata dalla difficoltà dei giovani calciatori a trovare spazio nelle squadre della Serie A. Infatti, la media dei giocatori italiani Under 21 nel campionato di Serie A è di 2,7 ragazzi a squadra. La percentuale dei minuti giocati dai calciatori Under 21 italiani sul totale dei minuti complessivi del campionato è del 4%. Quelli schierati titolari per ogni squadra a partita in Serie A è dello 0,43.
Tornando al discorso Nazionale, occorre porre l’accento sul fatto che dei 75 calciatori nati dopo il 2001 che hanno preso parte ad una gara di Serie A, solo il 46% è di nazionalità italiana (35). Oltre a non esserci troppi giovani nel campionato italiano, più della metà non sono nemmeno eleggibili per l’Italia. Nelle ultime convocazioni per la Nazionale U21, il commissario tecnico Nicolato ha chiamato 27 calciatori e solo 11 erano quelli provenienti dalla Serie A (inclusi 5 ragazzi del 2000).
La seconda lampante differenza riguarda, purtroppo, la quantità di nazionali U21 schierati nei rispettivi campionati: come già detto, in Serie A solo il 46% è eleggibile per la Nazionale Italiana. In Spagna addirittura il 72% dei giovani U21 impiegati sono spagnoli. In Francia sono il 64% e in Inghilterra il 58%. Quello tedesco è l’unico campionato dove si registra una percentuale inferiore alla nostra (43 %), anche se i loro giovani partecipano in maniera maggiore nei club. L’insieme degli U21 italiani ha collezionato 112 presenze da titolare dall’inizio della stagione, mentre quelli tedeschi hanno già 137 presenze (e tralasciamo che in Bundesliga hanno solo 18 squadre).
Emerge così un quadro deprimente per il campionato italiano. Non siamo nemmeno vicini ai livelli degli altri principali campionati. Inoltre, i giovani U21 presenti in Serie A non sono inseriti nelle squadre di vertice.
I giovani ci sono ma non li fanno giocare.
0 Risposte a “La sconfitta del calcio italiano è nei numeri: no giovani, no mondiale”