Spalletti: “Non è colpa mia, sono gli altri…”

Bello lavorare dando la colpa degli insuccessi agli altri (i calciatori) o al non avere avuto tempo (giocato poche partite, pochi mesi). Tutto vero ma allora perchè ha accettato questa responsabilità. Mi sembra quelli che dicono che per quello che li pagano non si può pretendere che lavorino anche bene. Se hai scelto devi dare il massimo, avresti potuto rifiutare e tutti avrebbero capito. Invece non, prima accetti e poi ti lamenti.

Chissà cosa pensano i calciatori di un ct che attribuisce solo a loro la colpa di questa disfatta. Ma aldilà di questo, come si ritrova l’unità di squadra quando la colpa sta solo da una parte? Avremmo molte domande ma non avremmo mai le risposte, al momento ci sono state solo accuse, giuste da parte di tifosi e media ma sbagliate se vengono rivolte solo a una parte dal ct, che si auto-esclude da un atteggiamento critico verso se stesso.

E’ stata la rappresentazione di una classica spiegazione delle prestazioni negative: “Non è colpa mia, sono gli altri…”

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