La vecchiaia: l’età della sperimentazione

Lo scrittore Erri De Luca interpreta la vecchiaia come l’età della sperimentazione. Subito quando ho sentito parlare in questo modo mi sono trovato dentro a una idea di vita di questi anni che corrisponde al mio modo di vivere attuale. Andiamo avanti verso l’inconosciuto, il nostro corpo non è certo più quello di quando eravamo giovani o anche solo cinquantenni, non risponde più come prima ma ugualmente contiene una forza e resistenza, che solo qualche decennio fa sarebbe stata definita come strepitosa per pochi esseri umani eccezionali e che invece oggi è patrimonio di molte persone. Quindi avere consapevolezza di se stessi, di come preservarsi ma anche migliorare le nostre capacità intellettuali, sociali e fisiche deve essere visto come un obiettivo quotidiano e non certo un modo per preservare la gioventù che ovviamente non c’è più.

Percorrere questa strada significa impegnarsi a realizzare un progetto personale di crescita che continuerà sino a quando avremo le capacità per portarlo avanti. Non è una sfida con se stessi, non è una gara contro il tempo, per me è il modo per continuare a dare un senso alla quotidianità fatta di impegno professionale, rapporti interpersonali e allenamento. Vuol dire vivere le giornate per continuare a sentirsi soddisfatti di come si trascorre il tempo e continuando a percorrere questo sentiero verso l’inconosciuto. Perchè non si possono conoscere gli ostacoli che si presenteranno domani a limitare questo tipo di vita, ci saranno sicuramente e quando si verificheranno si penserà a come affrontarli e come andare oltre.

E’ simile a quando in montagna cala la nebbia e si rallenta per non perdere la strada, ci si ferma si cerca il prossimo segnale di riferimento e solo a quel punto si chiama il compagno che è rimasto fermo all’ultimo segnale visto, ci si riunisce nuovamente e si procede in questo modo sino alla fine del sentiero. Nella vita di tutti giorni cerco di procedere nello stesso modo, sempre avanti ma rallentando quando è necessario. La vecchiaia aiuta a mantenere questo approccio, poiché il recupero fisico e mentale è più lento e va rispettato se si vuole andare lontano. Quindi, andiamo avanti con gioia in questo nuovo mondo della vecchiaia.

 

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