Spesso usiamo parole senza fermarsi a comprenderne il valore. E’ il caso di quando parliamo della passione. Cosa intendiamo quando diciamo che siamo appassionati di qualcosa, che gli amatori (oggi più frequentemente chiamati master), ad esempio, sono degli appassionati del nuoto, della corsa o della bicicletta. Ovvero che svolgo illavoro che ho sempre desiderato.
La passione consiste in una motivazione particolarmente forte verso una ben definita attività, è molto utile per comprendere ciò che spinge all’allenamento, allo studio o al lavoro. Un’indagine condotta nel 2019 aveva messo in evidenza che il 55% degli italiani è soddisfatto del proprio lavoro. la soddisfazione si situa a un livello più basso della passione pur se positiva e determinata da esperienza valutate come gratificanti.
La passione emerge in quei lavori che prevedono un certo grado di creatività e che sono percepiti da chi lo svolge come più appassionanti, poiché richiedono autonomia, capacità decisionale e ragionare in modo divergente. Chi valuta necessaria l’introduzione di fattori innovativi nelle proprie esperienze professionali rispetto a chi effettua scelte più conservative, certamente rientra fra coloro che svolgono un lavoro con passione. Gli atleti che sono riusciti a trasformare la passione per il loro sport in un lavoro rientrano in questa tipologia. Al di fuori del contesto lavorativo, chi è impegnato in attività guidate dal piacere che gli forniscono, da cui non traggono guadagno o riconoscimenti materiali sono individui rivolti a coltivare una passione.
Come ogni dimensione psicologica, anche la passione può essere interpretata in un modo costruttivo e piacevole e in un altro più negativo, in questo caso si può parlare di:
- Passione armoniosa, si basa su motivi autonomi. il piacere e il sentimento di padronanza.
- Passione ossessiva, consiste nel sentirsi obbligati o compensare altri aspetti della personalità. Riduce la concentrazione. Ostacola l’autoregolazione.