Bozzola E, Spina G, Agostiniani R, Barni S, Russo R, Scarpato E, Di Mauro A, Di Stefano AV, Caruso C, Corsello G, Staiano A. The Use of Social Media in Children and Adolescents: Scoping Review on the Potential Risks. Int J Environ Res Public Health. 2022 Aug 12;19(16):9960.
I social media sono sempre più utilizzati dai bambini e dagli adolescenti, specialmente durante la pandemia di COVID-19 e l’emergenza sanitaria. Sebbene l’uso dei social media si sia dimostrato utile, un uso eccessivo o non corretto può rappresentare un fattore di rischio per la salute mentale, inclusi depressione, ansia e dipendenza.
L’uso dei social media può anche essere correlato a una nutrizione non adeguata, con il consumo di cibo spazzatura pubblicizzato che porta all’aumento di peso, obesità, carie dentarie e comportamenti alimentari non salutari. Sono state riscontrate associazioni anche con l’aumento di problemi fisici dovuti a uno stile di vita sedentario, obesità e posture non fisiologiche. D’altro canto, i social media possono causare problemi con la visualizzazione e l’accettazione dell’immagine corporea, specialmente nelle giovani adolescenti con bassa autostima, che possono cercare contenuti per perdere peso rapidamente, e questo può favorire l’estensione dei disturbi anoressici.
I bambini e gli adolescenti che usano i social media per molte ore al giorno sono anche a maggior rischio di problemi comportamentali, cyberbullismo, adescamento online, difficoltà di sonno, problemi oculari (come miopia, affaticamento degli occhi, secchezza, visione offuscata, irritazione, sensazione di bruciore, iniezione congiuntivale, rossore oculare e malattia dell’occhio secco) e mal di testa. Inoltre, l’uso incontrollato dei social media può portare a sexting, esposizione alla pornografia, esposizione a materiale sessuale indesiderato online e attività sessuale precoce. Gli utenti dei social media incontrano più rischi online rispetto ai loro coetanei, con un rischio aumentato per coloro che hanno maggior competenza digitale.
La consapevolezza pubblica e medica deve aumentare su questo argomento e devono essere trovate nuove misure di prevenzione, a partire dai professionisti della salute, dai caregiver e dagli sviluppatori di siti web/applicazioni. Le famiglie dovrebbero essere educate sui pericoli e le preoccupazioni legate all’avere bambini e adolescenti online. Prerequisito per informare le famiglie su come gestire i social media è educare coloro che sono responsabili della formazione, inclusi i professionisti della salute.
In dettaglio, ai pediatri dovrebbe essere ricordato di monitorare l’esposizione ai media (quantità e contenuto) durante le visite periodiche di controllo. Devono tenere a mente una potenziale correlazione tra l’uso problematico dei social media e depressione, obesità e comportamenti alimentari non salutari, problemi psicologici, disturbi del sonno, dipendenza, ansia, problemi legati al sesso, problemi comportamentali, immagine corporea, inattività fisica, adescamento online, compromissione della vista, mal di testa e carie dentale.
I pediatri possono anche consigliare ai genitori di guidare i bambini verso contenuti appropriati consultando valutazioni, recensioni, descrizioni della trama e facendo un precedente screening del materiale. Dovrebbero informare i genitori sul potenziale rischio del commercio digitale di facilitare il cibo spazzatura, la cattiva alimentazione e gli alimenti zuccherati, facilitando sovrappeso e obesità. Al contrario, è necessario raccomandare una dieta sana, un’adeguata attività fisica e il sonno.
I pediatri possono anche svolgere un ruolo nella prevenzione del cyberbullismo educando sia gli adolescenti che le famiglie sui comportamenti online appropriati e sul rispetto della privacy. Dovrebbero anche promuovere la comunicazione faccia a faccia e limitare la comunicazione online tramite i social media. I pediatri possono incoraggiare i genitori a sviluppare regole e strategie sull’uso dei dispositivi multimediali e dei social media a casa, nonché nella vita quotidiana.