Claudio Rossetto ct italiano della Federnuoto e allenatore degli azzurri Filippo Magnini e Federica Pellegrini, parla in un’intervista a “Chi” in edicola questa settimana. “Merito un’insufficienza piena. Ho le mie colpe. Ma ognuno deve prendersi le proprie responsabilità. Ho sottovalutato la situazione. Pensavo che tante teste, tanti campioni, avrebbero potuto convivere insieme. Invece non è stato così. I media troppo ambiziosi, in cerca di risultati per i titoloni in prima pagina, e a loro volta gli atleti pompati da chi si occupa di sport e anche di gossip. La verità? L’Italia del nuoto è una squadra vecchia. La stessa Federica, nonostante nuoti da otto anni, è già una di lunga esperienza. Ora bisogna ricominciare”. Ok, inutile sottolineare ulteriormente l’errore, però perchè nessuno fra i dirigenti del nuoto si è posto con professionalità questo problema relativo alla opportunità di gestire molti atleti. Personalmente penso che questa scelta sia stata fatta perchè non vi sono dirigenti ma solo allenatori, la cui presunzione li ha portati a sottovalutare le difficoltà. Soprattutto non avevano capito che alle olimpiadi non vi una seconda chance, o va bene o va male.
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