Seguire le ultime fasi della preparazione psicologica di un atleta di livello mondiale assoluto è difficile quando si è a migliaia di km di distanza. E’ stato il caso del lavoro svolto con la squadra italiana di double trap, purtroppo non sono entrati in finale. Più amaro questo risultato per Francesco D’Aniello che ha mancato questo obiettivo per un solo piattello. Non è bastato sentirsi mezz’ora prima dell’inizio della gara o scambiarsi in questi giorni dei messaggi. Lo stesso vale per Daniele Di Spigno, un atleta ritornato a ottimi livelli mondiali, ma che come ha detto “non sono riuscito a cavalcare l’onda,” Perché lo stress agonistico in queste gare si manifesta all’improvviso, spesso proprio quando si sta facendo bene. In questi casi bisogna avere accanto persone di fiducia e esperte che possano aiutare a superare questi momenti. Non sempre si riesce, ma perché rinunciare a questa opportunità quando l’obiettivo è quello di vincere. Non sempre i miracoli riescono.
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