Ripreso il lavoro si comincia nuovamente a pensare a riprendere l’attività fisica che la maggior parte delle persone abbandona durante il periodo estivo. Per chi ha non ha fatto moto, il segreto sta nella gradualità. E’ come se il corpo si destasse dal sonno, per questo motivo non bisogna avere fretta e tanto meno stressarlo con sforzi in questo momento estenuanti. E’ molto meglio iniziare con allenamenti brevi e non intensi. Ciò che conta è la continuità nel tempo dell’attività fisica sia essa corsa, nuoto, bici o altro. Non è importante correre oggi 1 ora ma raggiungere questo obiettivo magari fra due mesi. La gradualità è il principio base da rispettare. Vale per gli adulti che passano dalla condizione di sedentarietà a quella di attività fisica, che devono essere consapevoli che non è importante “fare tanto” la prima settimana per dimostrare a sé e agli altri che in fin dei conti non si era poi così fuori forma ma conta invece continuare a essere ancora attivi dopo sei mesi. Lo stesso concetto vale però anche per gli individui allenati. Ormai lo sport in Italia lo praticano solo più gli adulti da 40 a 60 anni. Non siamo adolescenti, i tempi di recupero sono molto più lenti e il corpo sta invecchiando. Pertanto l’inizio graduale consente all’apparato fisico di riappropriarsi giorno per giorno dei movimenti conosciuti e di raggiungere quell’attivazione specifica per l’attività che si svolge. Questa semplice cosa è la più difficile da fare. Direi anzi che non la fa nessuno, me compreso. Ciò è possibile perché bisognerebbe ragionare ma invece non lo facciamo e ci lasciamo dominare dalla passione. Corriamo o nuotiamo o giochiamo a tennis perché ci piace, spinti dall’amore per il movimento, senza essere obbligati dagli allenatori a seguire un programma ben preciso come invece devono fare gli atleti, e pensando che “tanto ho sempre fatto in questo modo”. per molti problema non è la prestazione, sappiamo che potremmo allenarci meglio, ma siamo contenti di quello che facciamo. Il problema è l’età che a un certo punto ti chiede il conto e allora se vuoi continuare devi fare come hai sempre saputo che avresti dovuto. Se intraprendi questa strada a qualcuno sembrerai più saggio, ma tu sai che è solo per necessità e non certo per scelta.
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