L’obiettivo di un atleta è di essere sempre propositivo nelle competizioni e, quindi, di non subire ciò che accade in gara. Ogni atleta deve infatti aumentare l’auto-controllo, perchè altrimenti ogni fatto lo può distrarre dalla sua prestazione. Vi sono a mio avviso tre forme di auto-regolazione:
- Il controllo del comportamento – significa sapere adattare il proprio alle situazioni di gioco. Un calciatore che sbaglia un goal facile, dovrebbe pensare al suo errore e immediatamente capire cosa dovrà fare di diverso per non cadere nella stessa situazione. Ad esempio, non so se Balotelli, che nel derby di ieri ha sbagliato 3 reti, dopo il primo errore si è fermato un istante a riflettere a come fare meglio nell’occasione successiva.
- Il controllo ambientale – riguarda ad esempio come si reagisce a quei tifosi che ti fischiano in continuazione. E’ successo ieri a Torino a Giovinco, che è stato continuamente fischiato dai tifosi della sua squadra. Lui ha continuato giocare senza lasciarsi influenzare, ha segnato un goal e non ha esultato.
- Il controllo dei propri pensieri e emozioni – si riferisce a quello che fa un atleta quando è ansioso o sente troppo la competizione e riguarda tutte quelle azioni mentali, che ovviamente non sono visibili, ma aiutano l’atleta a mettersi in una condizione psicologica favorevole.
Per qualsiasi atleta essere consapevole di questi tre aspetti dell’auto-controllo può essere molto utile per costruirsi un approccio mentale alla gara che gli sia veramente utile.
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