Le emozioni distruttive sono spesso la causa più frequente degli insuccessi degli atleti. A questo riguardo voglio riportare una discussione fra uno dei più grandi studiosi delle emozioni, Paul Ekman e il Dalai Lama. Ognuno potrà trarne il proprio insegnamento.
Il Dalai Lama chiese un chiarimento: “Mi pare che ci siano due cose qui. Una è il processo della comparsa dell’emozione, l’altra la sensazione dell’emozione. Lei sta suggerendo che si diventa consapevoli di entrambe solo a posteriori?”
“No” spiegò Paul “si diventa consapevoli quando l’emozione è ormai comparsa. Essa concentra e orienta l’attenzione una volta che è iniziata, ma non durante il processo che la genera. Nel bene e nel male le nostre vite sarebbero estremamente diverse se in effetti valutassimo consapevolmente, diventando responsabili dell’inizio di ogni emozione. Invece ci sembra che l’emozione ci accada. Io non scelgo di avere un’emozione, di diventare spaventato o arrabbiato. All’improvviso sono arrabbiato. Di solito sono in grado di capire che cosa ha fatto qualcuno per generare in me quell’emozione ma non sono consapevole del processo che valuta, ad esempio, l’azione di Dan che mi ha fatto arrabbiare. E’ una questione fondamentale per la comprensione occidentale delle emozioni: il momento iniziale, un processo cruciale, è qualcosa su cui possiamo soltanto fare delle supposizioni poichè non lo conosciamo. Diventiamo consapevoli soltanto una volta che siamo dentro l’emozione. All’inizio non siamo noi che comandiamo.”
“Mi chiedo” commentò il Dalai Lama “se ci sia forse una situazione analoga nella pratica meditativa, laddove si coltiva una certa capacità introspettiva per monitorare i propri stati mentali … Nello sviluppare questa capacità introspettiva vi è una prima fase nella quale essa non è particolarmente raffinata, cosicché si riesce a cogliere la presenza dell’eccitazione o della fiacchezza soltanto dopo che è insorta. Tuttavia, addentrandosi più a fondo in questa pratica e coltivandola con sempre maggiore attenzione, si riesce a capire anche quando l’eccitazione o la fiacchezza stanno per manifestarsi.”
In sostanza questi sono i punti per noi utili:
- L’emozione appare improvvisamente e orienta l’attenzione
- La meditazione sviluppa l’auto-consapevolezza e consente di reagire all’emozione dannosa appena questa sta per manifestarsi.
- L’attenzione viene così mantenuta sugli aspetti importanti della prestazione.
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