Le squadre perdono perchè non si vuole cambiare

In Serie A perdere è un’opzione non prevista. Dopo tre giornate sono stati licenziati già tre allenatori. Altri, da Allegri, a Sarri allo stesso Mourinho che ha perso solo l’ultima partita dopo 6 vinte sono molto preoccupati.

Da un lato è ovviamente corretto, sono pagati per fare vincere le loro squadre e gli stessi calciatori costano una follia, anche i più scarsi, per cui non ci può essere alcun alibi dietro cui nascondersi.

Questo ragionamento va oltre la qualità dei singoli calciatori. La Juventus schiera solo nazionali ma non ha ancora vinto una partita. Gli allenatori si trovano a svolgere un ruolo psicologico fondamentale, sono il vero leader della squadra. Ogni nuovo allenatore vuole introdurre la propria mentalità alla squadra che si manifesta attraverso un determinato tipo di gioco.

Ci sono giocatori che non si adattano fino in fondo a questo approccio e Cristiano Ronaldo rappresenta un esempio estremo, perchè lui è il gioco della squadra. E’ andato via dalla Juventus e senza manifestare alcuna necessità di ambientamento a immediatamente continuato (più che ripreso) a segnare. Altri ovviamente non si adattano perchè non mostrano la necessaria disponibilità mentale e quindi non sono efficaci in campo.

Altri hanno difficoltà a seguire lo schema mentale proposto dal tecnico. Quando ho lavorato con Arrigo Sacchi, una sua domanda era di dirgli quali erano i calciatori che potevano trattare molte informazioni e metterle in atto e quelli a cui, invece, andavano fornite poche informazioni altrimenti si confondevano.  Non sempre allenatore-giocatore riescono a trovare questa sintesi.

In campo, ci deve essere sempre almeno un leader che guida la squadra nei momenti di difficoltà. Spesso a questo riguardo si è parlato del blocco italiano del Milan campione e non per la loro bravura ma per questa unione che veniva trasmessa alla squadra.

Sono tanti i motivi per cui una squadra non acquisisce la mentalità e il gioco che vuole l’allenatore ma è da questi particolari che nasce il successo.

 

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