La Juventus attuale diventerà un caso di studio. Servirà spiegare come si può passare dal vincere 10 scudetti consecutivi, essere finalista in Champions League alla situazione di oggi in cui la squadra non riesce più a vincere una partita.
Il piano strategico sviluppato dal dopo Allegri degli scudetti consecutivi è stato evidentemente sbagliato. I propositi erano di cambiare l’atteggiamento della squadra verso una formazione più propositiva e più simile a quello dell’élite europea. Non si è affrontata però la questione in modo razionale e sistematico. Capisco che non sia semplice ma lo si deve pretendere da professionisti che guadagnano milioni di euro per svolgere questo lavoro. Chi è stato il manager del progetto e quali erano le sue proiezioni a 3 anni in base all’impostazione di questo cambiamento?
I giocatori sono, a mio avviso, l’ultimo problema. Il primo dovrebbe essere come valorizziamo le risorse che la società mette a disposizione per questo cambiamento? Quanto tempo daremo all’allenatore che verrà di guidarlo? Quali sono gli errori che dovremo evitare sin da subito? Cosa potrebbe andare storto e per quali cause?
Sono convinto che questi passaggi siano stato saltati e che le risposte della società siano state dominate dalla paura di non raggiungere i risultati previsti e di trovare di volta in volta il capro espiatorio. Di questo un’azienda fallisce.
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