Vincere è un frullato d’ingredienti tra loro diversi che nel calcio riguarda la qualità dei calciatori, la loro capacità di restare uniti nelle situazioni di maggiore difficoltà agonistica, è influenzata dall’allenatore e naturalmente dal gioco degli avversari e molti altri aspetti, fra cui la fortuna.
E’ probabile che le squadre sulla carta più forti che sono state eliminate da questo Europeo abbiano peccato in qualcuna di queste variabili. Non ho le informazioni per potere analizzare il match esaminando questa variabili, però c’è una caratteristica che a mio avviso fa da collante a questa variabili e che spesso è decisiva nel favorire la vittoria finale.
Quando Mourinho afferma che vuole “11 bastardi”, Conte vuole in squadra giocatori aggressivi come Vidal, Ferguson aspettava il 75° minuto perchè sapeva da quel momento la sua squadra si sarebbe scatenata, lo stesso ha dichiarato Tuchel dicendo che i suoi calciatori sono predisposti a combattere perchè questa è la loro natura.
Queste diverse parole affermano l’idea che la combattività è l’ingrediente che deve mostrare una squadra che vuole vincere e che senza questo atteggiamento anche la migliore per qualità non raggiungerà mai questo risultato.
Quindi non stupiamoci se molte delle squadre migliori sono state eliminate, evidentemente non hanno giocato con questo approccio. Combattività non significa essere fallosi ma volere vincere i contrasti, alzarsi immediatamente quando si cade, non protestare con l’arbitro, calciare per fare gol, mantenere l’intensità di gioco per tutta la partita. Il ruolo dell’allenatore è decisivo per stimolare questo tipo d’impegno.