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A rischio chiusura molte società sportive

I rincari dovuti alle bollette colpiscono anche lo sport, parte importante del mondo del lavoro. Riporto qui sotto l’intervento di Tiziano Pesce, presidente UISP

“Servono risorse vere e interventi concreti. Si superino le sperequazioni ancora esistenti e si accompagni la riforma legislativa”.

“Quello che lanciamo, dopo i nostri tanti appelli degli scorsi mesi, è un ulteriore, accorato, grido di allarme!
L’entusiasmo e la grande voglia di ripartire e praticare attività sportiva e fisica, che registriamo in questi giorni di settembre in tutto il Paese, si scontra con i sempre più difficili bilanci delle famiglie, con la sempre più pesante inflazione e con il caro bollette che colpisce duramente chi di gas, energia elettrica, gasolio da riscaldamento, è obbligato a farne un gran uso: le associazioni e le società sportive, gli enti di promozione, i circoli ricreativi, sono letteralmente allo stremo, a partire da chi gestisce, dopo gli enormi sacrifici patiti nel pieno dell’emergenza sanitaria, tra l’altro non ancora del tutto superata, spazi aggregativi, impianti sportivi, palestre e piscine.
I rincari delle forniture arrivano in questi giorni a registrare aumenti anche del 300-400%, percentuali tremende destinate ogni giorno a salire. Rincari assurdi, assolutamente non più sostenibili.
Chiediamo interventi mirati del Governo per non portare alla chiusura il mondo della promozione sportiva e sociale di base, con la cessazione dell’attività per decine e decine di migliaia di sodalizi, che, per milioni di cittadini e cittadine, di ogni età e condizione, rappresentano autentici presidi territoriali di sport per tutti, socialità, inclusione, educazione, promozione della salute, contrasto alle disuguaglianze e tanto altro.
Un ambito che, non dimentichiamolo, rappresenta anche un comparto occupazionale per centinaia di migliaia di persone.
I mesi freddi sono ormai alle porte, servono risorse vere, e non solo crediti d’imposta, di fatto inaccessibili alla maggior parte dei sodalizi, o sarà la fine.
Risorse, a partire dai prossimi decreti aiuti, e interventi strutturali concreti, che non lascino per strada nessuno, né le piccole associazioni e neppure i livelli territoriali degli Enti di promozione sportiva, quasi mai beneficiari dei ristori, torniamo a ribadirlo, seppur in molti territori siano gestori sociali di impiantistica sportivi di prossimità”.
Trovo interessante fare notare che se su questo tema si ricerca in italiano scrivendo “come ridurre consumi impianti sportivi” si trovano testi del 2020, quindi, pre-crisi. Se invece si scrive in inglese “Expensive energy affects sports clubs” si trovano solo testi del 2022. Non capisco la ragione di questa differenza ma la voglio condividere.

Percorsi europei per donne dirigenti nello sport

Per la prima volta in Italia viene organizzato un percorso di formazione sul tema “Il valore della differenza nella gestione dell’attività sportiva” di 224 ore, tra formazione in aula e stage, riservato a 18 partecipanti organizzato a Roma dall’ Università di Tor Vergata in collaborazione con Federculture e Sportlink.

Il corso si propone di preparare futuri quadri e dirigenti donne, attraverso il trasferimento di conoscenze e competenze che consentano alle partecipanti di inserirsi nel mondo del lavoro dello sport con funzioni di responsabilità manageriale nei vari ambiti della progettazione, organizzazione, gestione e valutazione di servizi e strutture per le attività motorie e sportive, da quelle ricreative a quelle professionali. Il percorso affronterà tematiche complesse, quali il management strategico, gli aspetti di marketing e comunicazione, le nozioni di diritto, contrattualistica e fiscalità, i principi di controllo di gestione, oltre all’ottimizzazione della pianificazione e dei costi di esercizio, agendo sui principi di risparmio energetico e aumentando le fonti di ricavo. Al tempo stesso, il corso si propone di creare una figura professionale innovativa, trasferendo competenze specifiche di project management di eventi sportivi a supporto degli Enti locali, soprattutto se di medie e piccole dimensioni che non hanno nel loro organico risorse umane competenti nella realizzazione di eventi sportivi, in tutte le loro fasi.

Il corso è riservato a candidati  in possesso dei seguenti requisiti:

  • 12 Donne e 6 Uomini
  • Età compresa tra i 25 e i 49 anni
  • Diploma di maturità e di scuola media superiore oppure Qualifica professionale post-diploma oppure Diploma universitario o laurea di base
  • Inoccupati, Disoccupati o Lavoratori Autonomi
  • Residenti nella Regione Lazio

Il corso è GRATUITO poichè finanziato dal Fondo Europeo e sono previste delle indennità di frequenza per tutti i partecipanti. Per partecipare consulta il Bando e scarica la Domanda di partecipazione nella sezione  Bandi di http://impresasport.wordpress.com/.

Nell’ambito del Progetto Percorsi Europei per lo Sport sono previste anche attività di accompagnamento per la creazione d’impresa