Siamo all’inizio dell’anno Preolimpico. Infatti i Giochi Olimpici inizieranno a Rio il 6 agosto 2016 e quelli Paralimpici il 7 settembre 2016. Per la maggior parte degli atleti inizia un periodo decisivo per la loro carriera sportiva: devono allenarsi e gareggiare per qualificarsi alla più importante manifestazione sportiva. Ognuno di loro vivrà questo periodo in un modo personale. Vi sono coloro che non hanno partecipato alle Olimpiadi che sperano di raggiungere questo traguardo e accanto a loro vi sono gli atleti più esperti che hanno già vissuto questa esperienza ma che vogliono nuovamente esserci ed essere competitivi. Anche la preparazione psicologica è ormai parte integrante dei programmi di molti atleti e squadre. Questi programmi non sono diffusi solo in Europa, nel Nord-America e in Australia ma anche in molti paesi dell’Asia. Tanto è vero che è stato da poco pubblicato un libro intitolato “Secrets of Asian Sport Psychology” che contiene 22 esperienze condotte in altrettante nazioni di questo continente. Qui sotto riporto le principali abilità psicologiche degli atleti vincitori di medaglia olimpica:
- Elevata motivazione e impegno
- Tenacia
- Livello elevato di fiducia nei momenti di pressione agonistica
- Identificazione degli obiettivi
- Autoregolazione delle emozioni nei momenti decisivi
- Avere routine ben organizzate durante la competizione
- Sapere fronteggiare le distrazioni e gli eventi inattesi
- Elevata concentrazione
- Visualizzazione
- Tempi di attuazione del programma
- Abilità che verranno sviluppate e ottimizzate
- Utilità per l’atleta e l’allenatore
- Modalità dell’allenamento e sua periodizzazione
- Frequenza della partecipazione del mental coach agli allenamenti e alle gare
- Valutazione psicologica delle gare passate
- Analisi e allenamento dello stile attentivo personale (di squadra) comparato con le richieste attentive e di rapidità/precisione dello sport praticato
- Comparazione fra lo stile attentivo e interpersonale dell’atleta e quello dell’allenatore (punti di forza della relazione e probabili punti di attrito)
- Identificazione del livello di Killer Instinct dell’atleta, decisivo nei momenti di maggiore pressione agonistica
- Confronto delle caratteristiche attentive dell’atleta con quelle degli atleti di molte nazioni che detengono un record del mondo.