In questi ultimi anni il ruolo dell’allenatore nel calcio viene spesso messo in discussione. Sembra un lavoro che trova rilevanza solo nella singola partita. Se la squadra vince si è un buon leader, in caso contrario non si sono dimostrate le qualità necessarie per guidare una squadra. Un esempio di questo fenomeno è rappresentato da Claudio Ranieri, che l’anno successivo ad avere vinto con il Leicester il campionato inglese, avere vinto il premio come migliore allenatore FIFA è stato esonerato per i risultati negativi della stessa squadra.
Come valutare quindi un allenatore nel calcio?
Alcuni spunti che verranno approfonditi in blog successivi.
- Si parte dal concetto che l’allenatore ha l’obbligo di contribuire allo sviluppo professionale e personale del calciatore.
- L’allenatore dovrebbe essere in grado di riflettere in modo professionale sulla sua attuale esperienza con la squadra che allena, allo scopo di esserne consapevole e per elaborare un piano di miglioramento.
- Dovrebbe comprendere qual è il suo impatto sui calciatori e sulla squadra.
- Dovrebbe sapere in che modo si evidenzia la sua leadership sulla squadra, attraverso quali comportamenti dei singoli, dei giocatori più rappresentativi e del collettivo.
- Dovrebbe avere la volontà di sentirsi impegnato in un processo di miglioramento continuativo per migliorare la sua esperienza nel calcio.