Si potrebbe dire che sottolineare la grandezza sportiva di Tiger Woods faccia parte di quella retorica un po’ noiosa che elogia i campioni che dopo tanti problemi personali ritornano a essere numeri 1. E’ stato distrutto dal gossip sulla sua vita privata con la pubblicazione degli sms che si scambiava con le sue numerose amanti, ovviamante ha divorziato dando 300 milioni alla moglie, ha avuto problemi fisici, è andato in televisione a scusarsi per i suoi comportamenti scorretti con la moglie, è sceso al 59° posto del ranking mondiale ma ha voluto ricominciare. Ci ha messo 3 anni ma ora è di nuovo il primo.
Sono convinto che si tratti di un’impresa eccezionale, perchè realizzata in uno sport individuale dove la responsabilità di ogni risultato è solo ed esclusivamente tua. Certamente Woods si era messo da solo in questa terribile situazione, ha ammesso di avere sbagliato, si è umiliato perchè non riusciva più a fare bene ciò in cui prima eccelleva. Ma non ha rifiutato la realtà, che era fatta di prestazioni insufficienti e di un lento scivolare verso il fondo, non ha rinunciato a perdere sotto gli occhi di tutti i suoi tifosi, sponsor, media. Ha dimostrato che non era più il Tiger Woods vincente ma un altro giocatore che non solo non vinceva più un torneo ma che era retrocesso di 60 posizioni. La grandezza sportiva e umana sta proprio in questo, nel non avere rinunciato a umiliarsi e nel non avere rinunciato a allenarsi per ritornare a essere chi era. Questo non è avvenuto in poco tempo, sono stati necessari tre anni, ma ora è di nuovo il numero 1. Adesso potrebbe ritirarsi perchè ce l’ha fatta a resuscitare oppure continuare per battere nuovi record, dipende solo dalla sua voglia di grandezza.