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#100volteCONI
Mille cinguettii per 100 anni di CONI
Gianni Bondini
Absolutely Free Editore, 2014, 175p.
Il CONI ha compiuto quest’anno 100 anni e Gianni Bondini ha voluto ripercorrerli in un modo attuale. “Per flash” scrive lui stesso anzi servendosi dei cinguettii di Twitter ma senza rispettare la regola dei 140 caratteri, troppo pochi per farsi capire. Ma lo scopo è stato questo: avvicinare i giovani, il popolo dei social network alla nostra storia sportiva. I primi due capitoli riguardano i 400 anni precedenti la fondazione del CONI e scopriamo ad esempio, che il calcio nel 1400 era uno sport di combattimento in cui si fronteggiavano due squadre di 27 giocatori l’una mentre 6 arbitri vigilavano sul gioco che poteva durare anche una giornata. Che la disfida di Barletta del 1503 può essere considerata come una gara a squadre. O che nel 1423 Vittorino da Feltre organizzò un campus universitario in cui i giovani ricchi studiavano e praticavano sport, perché “la mente si sviluppi in armonia col corpo”. Mentre nel 1519 si pubblica a Venezia la “Enciclopedia dell’esercizio fisico” e negli Stati Uniti per cancellare le tradizione inglesi, il rugby si trasforma nel football americano e il cricket nel baseball. Ma queste sono solo alcune delle preziose notizie che troviamo negli 11 capitoli, presentate sempre in poche righe, mai più di 10/12. Bondini sforna a ripetizione conoscenze possedute probabilmente solo dagli storici dello sport e ignorate dalla moltitudine di appassionati. Chi sa ad esempio che la Gazzetta dello sport si pubblicava inizialmente il lunedì e il venerdì su carta verde e gialla per distinguersi, mentre dal 2 gennaio 1899 esce in rosa. Chi si lamenta oggi che gli atleti sono spesso lasciati soli, ha ragione se pensa con la mente di oggi, ma può scoprire che prima era molto peggio. Alle prime Olimpiadi di Atene, ufficialmente non vi partecipò nessuno italiano. Non è vero. Carlo Airoldi venne a piedi da Milano, 1338 km, ma non gareggiò nella maratona perché in una gara aveva vinto 2 lire e per questa ragione non poteva definirsi dilettante. Di doping se ne parlava già nel 1904 per i Giochi di Saint Louis, deriva dall’inglese “dope” che descrive una bevanda stimolante per i cavalli. Potrei continuare con molti altri con molte altre notizie, il libro ne è pieno e si legge con grande piacere, anche perché i cinguettii sono scritti con una notevole dose di umorismo. Voglio concludere dicendo che è un libro di cultura che racconta cosa è stato e cosa è oggi lo sport organizzato dal CONI. E’ un libro che stimola domande e curiosità poiché i cinguettii non permettono approfondimenti e non a caso il primo Twitter s’intitola: #Comperate libri sportivi. Sono le parole che Giulio Onesti disse l’8 marzo 1948 regalando di tasca sua 80.000 Lire alla Biblioteca Sportiva Nazionale.