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Nell’anno più difficile, Jonrowe la veterana dell’Iditarod vi partecipa con i suoi cani per la 34° volta

Partita l’Iditarod, una corsa con i cani di 1600 km nel gelo dell’Alaska e Dee Dee Jonrowe vi partecipa per la 34° volta. E’ considerata una sopravvissuta, avendo subito un incidente d’auto mortale, il cancro, il congelamento e numerose ferite durante la corsa.

Le ragioni per insegnare ai cani a salire sugli alberi

La ricerca del talento si è spesso basata su un’idea di base che può essere così riassunta: perchè insegnare a un cane a salire su un albero, quando le scimmie lo fanno così bene. Apparentemente il ragionamento non fa una grinza e di conseguenza gli scienziati si sono messi a ricercarle e a scartare i cani. Poi sono sorti i primi problemi, per cui ad esempio i lemuri pur trovandosi a loro agio sugli alberi sono troppo lenti, altre sono troppo indisciplinate e aggrediscono e così via . Nonostante queste limitazioni ancora oggi molti selezionano gli atleti/scimmie sulla base delle  caratteristiche fisiche e motorie che mostrano in un determinato momento. La natura ci porta però anche altri esempi che di solito non vengono considerati. La storia del bruco che diventa farfalla o quella del cigno che da giovane non è proprio uno splendore come lo è da adulto insegnano che l’apparenza, quindi come si è in un determinato momento dello sviluppo, può non corrispondere a come si diventerà.  Queste storie ci devono insegnare che la ricerca sul talento non si deve basare sulla semplice somma delle capacità possedute in un detereminato momento ma deve essere impostata su un tragitto a lungo termine, perchè non è detto che i più bravi a 14 anni lo saranno anche a 16. Impegno e dedizione sono due dimensioni che di solito non fanno parte delle dimensioni esaminate, ma sono considerate come le più importanti dagli atleti di alto livello, dovrebbero invece cominciare a essere prese in considerazione. L’altro aspetto decisivo per avere successo come atleta consiste nel valutare il grado di miglioramento di un giovane durante una stagione agonistica. Atleti inizialmente meno competenti possono giungere a gareggiare con quelli più bravi grazie a una maggiore disponibilità a imparare dall’allenamento. Per cui non scartiamo per definizione i cani, potrebbero riservarci sorprese interessanti.

Il vincitore della leggendaria corsa con i cani in Alaska

Anche se Mitch Seavey ha vinto la grande battaglia, una serie di lotte campali per le altre posizioni ha avuto luogo dopo il vincitore della Iditarod Sled Dog Race ha tagliato il traguardo a Nome, Alaska. Anche perchè la differenza di un punto nella classifica vale migliaia di dollari per il musher. Nessuna corsa verso il traguardo è stata così intensa quanto la lotta per il settimo posto, dove il norvegese Joar Leifseth Ulsom ha stroncato Jake Berkowitz di Big Lake per soli 16 secondi. Anche l’ottavo posto è stato un successo per Berkowitz, che è stato uno dei musher che ha lottato per vincere una delle Iditarod più turbolente della storia recente. L’anno scorso, Berkowitz era in posizione per arrivare fra i top-10 in dirittura d’arrivo quando si tagliò  la mano con un coltello e dovette abbandonare la gara.

Al mattino di mercoledì 14 musher sono passati sotto l’arco di arrivo a Nome pnendo fine alla loro corsa di 1000 miglia attraverso l’Alaska. Il campione in carica Dallas Seavey (figlio del vincitore) ha guidato un team giovane cane classificandosi  al quarto posto dietro a Jeff King e Aily Zirkle.

A 59 anni, DeeDee Jonrowe ha concluso al 10° posto. Ecco un rapido sguardo ai classificati finora, dove si può notare che dopo molti giorni di gara i distacchi fra i primi sono stati veramente minimi:

1. Mitch Seavey, Sterling, 9 days, 7 hours, 40 minutes; 2. Aily Zirkle, Two Rivers, 9 days, 8 hours, 4 minutes; 3. Jeff King, Denali Park, 9 days, 9 hours, 22 minutes; 4. Dallas Seavey, Willow, 9 days, 10 hours, 21 minutes; 5. Ray Redington, Wasilla, 9 days, 11 hours, 5 minutes; 6. Nicolas Petit, Girdwood, 9 days, 11 hours, 39 minutes; 7. Joar Ulsom, Norway, 9 days, 12 hours, 34 minutes; 8. Jake Berkowitz, Big Lake, 9 days, 12 hours, 34 minutes; 9.Sonny Lindner, Fairbanks, 9 days, 13 hours, 11 minutes; 10. DeeDee Jonrowe, Willow, 9 days, 13 hours, 25 minutes; 11. Aaron Burmeister, Nome, 9 days, 14 hours, 19 minutes; 12. Ken Anderson, Fairbanks, 9 days, 16 hours, 9 minutes; 13. Peter Kaiser, Bethel, 9 days, 17 hours, 37 minutes; 14. Josh Cadzow, Fort Yukon, 9 days, 18 hours, 8 minutes.

(From: http://www.alaskadispatch.com/article/20130313/iditablog-some-close-finishes-14-mushers-reach-nomes-burled-arch)

La Iditarod, la corsa coi cani più famosa al mondo è partita

E’ partita ieri la Iditarod trail sled dog race da Anchorage a Nome. Otto giorni di gara (il primo), 715km, su una slitta trainata da 16 cani attraverso l’Alaska.

Segui la corsa:   http://iditarod.com/ e guarda il video: http://www.youtube.com/watch?v=u6o6VzCdFnQ