Mi piace definire “maestosa” la partita di Nadal contro Ferrer. Nadal ha mostrato una grande aggressività su ogni colpo senza però avere mai fretta di concludere. Le espressioni del suo volto sono lì a testimoniarlo.
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La partita tra Nadal e Ferrer terminata a favore del primo per 7/6, 6/0 è l’esempio di come un match si vinca e si perda a causa della mente. Nel primo set Ferrer è sempre stato in vantaggio, anche se di poco, giungendo sino al tie break e poi ha perso facendo 48 punti contro i 50 di Nadal. A questo punto la reazione sarebbe dovuta essere, “Ho perso di pochissimo, gioco alla pari anche il secondo set.” La storia è stata nei fatti esattamente l’opposto: 6/0 per il vincitore. Non si può attribuire questo risultato disastroso a una caduta nel fisico. Sarà stato anche stanco, ma è apparso mentalmente esaurito, un giocatore così forte non può accettare di essere umiliato sul campo. Non sappiamo cosa abbia pensato in quei momenti, ma una partita persa in questo modo lascerà un segno profondo in Ferrer. Perdere fa male, ma perdere in questo modo, senza essere mai stati competitivi nel secondo set, crea delle crepe nella fiducia che non è facile eliminare. I giocatori lo sanno, puoi cercare di mascherarlo agli altri ma sai che hai ceduto, che non hai reagito, questo è il ora il suo problema. Dovrà darsi da fare per liberarsene.