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Life animated: rinascere dall’autismo con i film Disney

Giovedì 19 ottobre alle 21.15 su Rai3 Massimo Gramellini presenta il documentario, in prima visione assoluta, “Life animated” per il ciclo Il mondo adesso, con la regia di Roger Ross Williams.
Owen Suskind, un ragazzo autistico che non parla da anni, riesce lentamente a uscire dal suo isolamento immergendosi nei film animati targati Disney. La visione delle pellicole permette al giovane di “riconnettersi” con l’amorevole famiglia e il resto del mondo… Un film straordinariamente coinvolgente e commovente, che fu candidato all’Oscar nel 2017.

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“Il Sole Dentro”…il calcio

Nel 2012 è uscito nelle sale “Il Sole Dentro” un film di Paolo Bianchini da pochi conosciuto, un bel film, uno di quei film che non vai a vedere perché bombardato dalla pubblicità, ma che vai a vedere perché qualcuno te ne ha parlato cosi bene che non puoi farne a meno, uno di quei film non alimentato dalla grande distribuzione, ma che vive per il passaparola. Soprattutto  “Il Sole Dentro” è un film da vedere  per chi ha voglia di una storia di calcio diversa dal solito, una storia di baby calciatori troppo spesso dimenticati. Il film tra le varie tematiche affrontate, parla anche della tratta dei giovanissimi calciatori africani.

Il regista Paolo Bianchini cosi parla in un’intervista (Azzolini per fantagazzetta.com): “per un Eto’o, ci sono altri ventimila ragazzi africani presi dai villaggi e portati in Europa, i presunti procuratori internazionali pagano una piccola cifra alle famiglie, e portano con sé i ragazzi, tredicenni, non di più. Se ai provini questi ragazzi vanno male, di loro non si sa più niente. Vengono semplicemente abbandonati, magari ad una pompa di benzina, come capita al protagonista del film”.

E’ una piaga che riguarda soprattutto la Francia, ma da cui l’Italia non è assolutamente esente, spiega Bianchini, “anche perché è vero che la normativa è chiara (prima della maggiore età un ragazzo africano si può trasferire in una società sportiva europea solo accompagnato dai familiari, a spese della società , ndr.), ma la Fifa non può monitorare tutti i singoli spostamenti, che sono migliaia. Anche perché spesso questi provini avvengono per società piccole, o dilettantistiche. Se vanno male, questi sedicenti agenti, che in realtà sono scafisti del calcio, non si creano problemi a lasciare questi ragazzi in mezzo ad una strada”.

Il Sole Dentro è una storia di calcio, di amicizia e di solidarietà. La storia di Thabo, immigrato originario di un piccolo villaggio africano e Rocco, quattordicenne di Bari. La loro storia si incrocia e fa da cornice ad una storia vera, quella di due ragazzini guineani, Yaguine e Fodè, che scrivono una lettera indirizzata ai “grandi” del Parlamento Europeo. La lettera parla del tormentato continente africano, dei diritti dell’infanzia negati, della voglia di riscatto e progresso civile espressa dalle giovani generazioni. È il 1999, i due vanno all’aeroporto e si infilano di nascosto nel vano del carrello di un aereo: destinazione, Bruxelles, con l’intenzione di consegnare la loro missiva direttamente nelle mani dei rappresentanti dell’Europa. Quando l’aereo atterra a Bruxelles, un tecnico scopre abbracciati i corpi assiderati di Yaguine e Fodè, accanto alla lettera indirizzata “ Alle loro Eccellenze”.

È un film che chi è nel calcio dovrebbe vedere, un film su cui riflettere, che permette di assaporare un altro lato del calcio e soprattutto un film che dovrebbe essere visto da tanti “pseudo-procuratori” che sempre più spesso e sempre più presto girano intorno ai piccoli calciatori.

One million arm: una storia di trasferimento di talento

Ho visto il film intitolato “One million arm” che narra la storia di un visionario manager US che intende scoprire talenti per il baseball in giovani che praticano altri sport. Si convince che l’India è il paese ancora meno sfruttato per questa ricerca e convince un ricco cinese a finanziare questa ricerca. Chi lancerà una palla di baseball a 80 miglia parteciperà a un periodo di allenamento e successivamente i due atleti migliori vinceranno un premio e si trasferiranno per un anno negli USA ad allenarsi. Al termine dell’anno i due atleti indiani non riescono a superare il provino organizzato con i migliori scout del baseball e l’impresa sembra fallita. Il manager però riesce a ottenere un finanziamento per un altro anno al termine del quale invece i due ragazzi riescono a convincere gli esperti con i loro lanci. Conclusione, sono stati i primi due indiani a giocare nella Major League.

Questa è una storia vera che racconta come la ricerca del talento sia a tutt’oggi ancorata a stereotipi scientifici troppo rigidi, che impediscono che storie come questa siano molto più frequenti. I britannici lo hanno capito da tempo e negli ultimi 8 anni hanno arricchito le loro nazionali di circa 100 atleti servendosi di un sistema come quello descritto nel film.

In Italia,  sto tentando di introdurre questo concetto da qualche anno ma le organizzazioni sportive sono rigide, i biomeccanici e gli allenatori ritengono che si debba sempre partire dai bambini e in sostanza ognuno si fa forte delle proprie sicurezze anziché provare strade nuove. Pazienza!

Elia Saikaly – Time-Lapse Film dell’Everest

Elia Saikaly – Come ho realizzato il Time-Lapse Film  dell’Everest

 

 

I migliori 10 personal trainer nei film

Ten best: Karate kid

http://www.guardian.co.uk/culture/gallery/2012/dec/29/10-best-personal-trainers-film#/?picture=401618269&index=0