Una difficoltà che incontrano gli atleti, e in misura più rilevante quelli più giovani, è relativa al parlare dei propri punti di forza, mentre sono molto più centrati sul parlare dei loro errori.
Certamente non è sbagliato avere consapevolezza dei propri errori e impegnarsi a superarli con l’allenamento.
In gara è valido l’opposto. E’ più utile concentrasi su cosa fare per gareggiare al meglio e questo avviene solo mettendo in atto le proprie competenze migliori.
A questo riguardo spesso gli atleti dicono: “Sono molto concentrato a correggermi e penso poco a quello che so fare”.
L’obiettivo dovrebbe essere duplice: allenarsi per migliorare ma essere anche consapevoli delle proprie abilità (fisiche, tecnico-tattiche e mentali).
Si può ad esempio partire dagli obiettivi di prestazione e e stimolare gli atleti a identificare le competenze che servono per raggiungerli, in altre parole, stimoliamoli a riflettere e a scrivere quali sono i loro punti forti, cosa fanno quando gareggiamo al meglio, così da mettere nel loro desktop mentale le abilità di cui servirsi in gara e soprattutto quelle che vogliono utilizzare maggiormentenei momenti decisivi e di maggior pressione agonistica.