Archivio per il tag 'Nike'

For once, don’t do it

Quanto la protesta contro il razzismo unisce persone come tutti noi, i grandi campioni e le multinazionali dello sport forse è un segno che si può cambiare. #UnitWeAllWin @Nike #GeorgeFloyd @Adidas @Brooksrunning

“Sono profondamente rattristato, veramente addolorato e chiaramente arrabbiato. Vedo e sento il dolore di tutti, lo sdegno e la frustrazione. Sto dalla parte di coloro che gridano contro il razzismo radicato e la violenza verso le persone di colore nel nostro paese. Ne abbiamo avuto abbastanza.

Non ho le risposte, ma le nostre voci collettive mostrano forza e l’incapacità di essere divise dagli altri. Dobbiamo ascoltarci, mostrare compassione ed empatia e non voltare mai le spalle alla brutalità senza senso. Dobbiamo continuare le manifestazioni pacifiche contro l’ingiustizia e chiedere la responsabilità. La nostra voce unificata deve fare pressione sui nostri leader affinché cambino le nostre leggi, altrimenti dobbiamo usare il nostro voto per creare un cambiamento del sistema. Ognuno di noi deve essere parte della soluzione e dobbiamo lavorare insieme per assicurare la giustizia per tutti.

Il mio cuore va alla famiglia di George Floyd e agli innumerevoli altri le cui vite sono state prese in modo brutale e insensato attraverso atti di razzismo e ingiustizia”.

Michael Jordan

 

 

 

 

 

 

 

Salazar, Nike coach, è stato squalificato per doping

L’americano Alberto Salazar, controverso allenatore dell’atleta britannico Mo Farah fino al 2017 e di altri atleti impegnati ai Mondiali di Doha, è stato sospeso per quattro anni per “incitamento al doping”, ha annunciato l’Usada, l’agenzia antidoping americana. Salazar, 61 anni, è l’ideatore dell’Oregon Project, gruppo di allenamento di alto livello con base nel nord est degli Stati Uniti e finanziato dalla Nike, che accumula successi da diversi anni nel fondo e nel mezzo fondo. La superstar britannica Mo Farah, 4 volte campione olimpico e sei volte mondiale nei 5000 e 10000, ha fatto parte del gruppo fino al 2017 insieme all’americano Galen Rupp (doppia medaglia olimpica). Alberto Salazar, chiacchierato da diversi decenni per la sua capacità di giocare ai limiti del regolamento, ha negato tutte le accuse e annunciato il ricorso.

Guarda questo video: un’indagine educativa e informativa sul presunto doping nell’atletica leggera.Risultati immagini per salazar doping documentary

Amstrong: il sistema-doping

Kathy Lemond, moglie dell’ex ciclista americano Greg Lemond è tra le persone che hanno accusato il team di Armstrong. Sotto giuramento ha dichiarato che la Nike avrebbe dato 500.000 dollari nel 2006 a Hein Verbruggen, ex-presidente dell’Uci (Unione ciclistica internazionale), per coprire la positività di Armstrong in un test antidoping. Kathy Lemond ha riferito che Julian Devries, un meccanico del team del texano e un tempo amico del marito, le avrebbe detto del versamento di mezzo milione di dollari diretto a Verbruggen, tramite un conto bancario svizzero. L’accusa sostiene che i soldi servirono a impedire la diffusione dei risultati di un test antidoping del 1999 al quale Armstrong era risultato positivo. Questa notizia è stata pubblicata ieri dal New Daily News (http://www.nydailynews.com/sports/i-team/protesters-demand-nike-cut-ties-disgraced-armstrong-article-1.1185339#ixzz29Xv4o5zT).

Nello sport, il doping si è affermato proprio a causa dell’approccio secondo cui la ricerca della vittoria giustifica l’utilizzo di qualsiasi mezzo per ottenerla, e chi fosse contro questa idea: “vuol dire, allora, che non vuole vincere”.  Per vincere però non basta la volontà di un singolo (Amstrong) disposto a organizzare la truffa, serve costruire un’organizzazione che si muova nello stesso modo e che condivida l’uso del doping come sistema per vincere.  Naturalmente maggiore è il carisma e l’autorevolezza dell’atleta,  maggiore sarà la sua influenza su tutta l’organizzazione e più difficile sarà per i suoi compagni di squadra  astenersi dal doping.  Per consolidare questo sistema servono delle forti alleanze e collaborazioni con altre organizzazioni, ad esempio quelle sportive o del business sportivo. Ecco allora che la notizia dell’eventuale coinvolgimento della Nike e dell’ex-presidente dell’Uci potrebbero costituire questo ulteriore pezzo del puzzle. Amstrong non era solo in questa sua avventura e ora stiamo finalmente scoprendo chi erano i suoi alleati.

Per saperne di più sulle truffe: Alberto Cei, I Signori dei tranelli. I meccanismi della frode finanziaria e sportiva.  www.francoangeli.it/Ricerca/Risultati_ricerca_avanzata.ASP