E’ passato un anno dall’entusiasmo che hanno suscitato le paralimpiadi di Londra e si continua a fare poco o nulla per promuovere lo sport e il movimento fra le persone con disabilità. Le iniziative sono lasciate alle singole associazioni che devono trovare da se stesse gli spazi per ridurrne l’emarginazione che continua a essere la loro condizione sociale più frequente. E’ di oggi la notizia dell’iniziativa di Pietro Scidurlo, paraplegico dalla nascita, ragazzo “con un pessimo rapporto con la sua disabilità … e con la forte esigenza di fare qualcosa di straordinario per lui e per le persone come lui”. Alla ricerca di una vita per lui migliore un anno fa ha percorso in handbike il cammino di Santiago di Compostela e dopo questa esperienza ha fondato una onlus, FreWheels, per dimostrare che “le barriere sono solo nelle nostre menti. Se le cose le fanno gli altri, possiamo farle anche noi disabili”, allo scopo di favorire l’indipendenza fisica e sociale dei giovani con disabilità. Ora ha appena terminato un viaggio in canoa di 500 km in 8 giorni, dal Ticino al Po, partendo da Somma Lombardo (Varese) e arrivando in piazza San Marco a Venezia.
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