Si è appena concluso il campionato di calcio di Serie A. A mio avviso la caratteristica che lo ha contraddistinto è rappresentata, rispetto agli anni passati, dalla presenza di un maggior numero di squadre competitive. Almeno 5 squadre si sono giocate i posti più importanti, quelli per entrare in Champions League. Al di là dei loro errori, per cui ad esempio la Juventus avrebbe potuto non trovarsi in questa posizione all’ultima giornata di campionato, se non avesse perso troppo punti con squadre certamente meno forti, ma che in ogni caso grazie alla svogliatezza della squadra hanno vinto partite importanti.
La lezione da imparare è che chiunque ti può battere se non entri in campo determinato a vincere. Se questo approccio è realistico, allora il campionato è competitivo e richiede che le squadre più forti giochino sempre con l’intensità necessaria.
Se questo modo di vivere la partita diventasse l’approccio abituale alle partite di campionato, è molto probabile che anche quelle giocate nelle coppe europee sarebbero affrontate con una maggiore consapevolezza e un equilibrio emotivo migliore.