Sofia Goggia, che affronta domattina la discesa libera alle Olimpiadi di Pechino 2022, non è solo tenace ma è anche eroica. E’ probabile che molti atleti di livello mondiale interpretino il dolore in modo diverso da quello che farebbe un non atleta.
Kerry Strug ha vinto le Olimpiadi ad Atlanta nell ginnastica artistica avendo un’anca rotta. Nel 2010 alle olimpiadi di Vancouver Petra Majdic, sci di fondo, cadde durante il warm-up rompendosi 5 costole e vinse la medaglia di bronzo avendo anche un polmone perforato.
“Chiunque dica che essere un atleta d’élite è un bene per te è pazzo” dice Susanna Kallur, atleta svedese, parlando delle cose che ha passato. Come atleta, devi mettere il tuo corpo in cose che le persone “normali” non farebbero mai. Inoltre, spingi anche la tua mente attraverso pensieri e situazioni che sono scomode per la maggior parte di noi. Depressione, grave insicurezza, ansia – sono tutte condizioni che possono verificarsi durante la tua carriera. Lo sport d’élite non è per le persone normali.
Guarda questo documentario sulla generazione d’oro dell’atletica svedese.