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Le emozioni del calcio

Orgoglio e determinazione chiedevano in settimana i due allenatori di Lazio e Udinese e ciò non è stato. La conseguenza è che le due squadre hanno meritatamente perso, perchè se è vero che tecnica e tattica sono indispensabili, se la testa della squadra non funziona non si può giocare per vincere. Questo è lo stress agonistico: dovere fare per forza il risultato quando si è stanchi e non abituati al vertice della classifica (Udinese) o troppo rilassati per avere vinto il derby (Lazio). Le squadre forti sono quelle che giocano per chiudere la partita (questo non implica che ci riescano sempre), le altre sono quelle che hanno questo atteggiamento in maniera alternata.

Le facce piene di umanità di Conte e Ranieri viste in questi due giorni raccontano di come anche questi allenatori-condottieri vivano in modo emotivamente intenso ed estremo le gesta dei loro giocatori. Vanno apprezzati per non volersi nascondere.

Girone di andata calcio

Commenti sulle 19 partite del girone d’andata del campionato di serie A di calcio e previsioni su quello di ritorno. Le prime tre squadre di testa, divise da 3 punti, raggiungono questa posizione con risultati diversi.

  Vinto Pari Perso
Milan 63,1% 21,05% 15,7%
Juventus 57,8% 42,1% 0
Udinese 57,8% 26,3% 15,7%
  1. Il Milan ha vinto più spesso delle altre. La sua media del 63% di successi è analoga a quella raggiunta al termine del girone di andata della stagione precedente e al termine del campionato che ha vinto.
  2. La Juventus ha 1 punto in più del Milan pareggiando il 42% delle partite contro il 21% ma senza essere mai  essere stata sconfitta.
  3. L’Udinese ha perso 3 partite come il Milan ma ha 1 pareggio in più, che determina il distacco di 3 punti dalla capolista.
  4. Il campionato passato è stato vinto mantenendo la stessa percentuale di successi del girone di andata, riducendo al minino le sconfitte nella seconda parte (non più di 1) e aumentando i pareggi rispetto alla prima parte del campionato.
  5. La Juventus ha finito il girone di andata senza sconfitte e potrebbe permettersi anche 2 sconfitte in quello di ritorno ma non le altre due squadre.
  6. Gli scontri diretti possono determinare il campionato, non solo perché chi vince avrebbe superato un ostacolo decisivo, ma soprattutto sarebbe negativo per chi perde perché si troverebbe costretto a non subire più insuccessi se vuole vincere il campionato.
  7. Sono, però, altrettanto importanti anche le partite apparentemente facili perché la squadra di vertice deve ottenere sempre la vittoria.
  8. La tabella di marcia è la seguente su 19 partite bisogna vincerne almeno 11, perderne 2  e pareggiarne 6 per essere quasi certi di arrivare secondi, chi vuole vincere dovrà fare meglio.
  9. In sintesi, di solito vince chi nel girone di ritorno mantiene lo stesso ritmo di successi e aumenta il numero dei pareggi. Infatti,  l’anno scorso l’Inter è arrivata a 6 punti dal Milan pur vincendo solo una partita in meno (23vs24) ma ha fatto meno pareggi (7vs10) perché ha perso il doppio degli incontri (8vs4).

 

 

Previsioni campionato di calcio

Commenti e previsioni sulle prime 16 partite del campionato di serie A di calcio:

  1. Le prime tre squadre di testa, divise da 2 punti, raggiungono questa posizione con risultati diversi.
  2. Il Milan ha vinto più spesso delle altre. La sua media del 62% di successi è molto simile a quella raggiunta al termine del girone di andata della stagione precedente e al termine del campionato che vinto (era del 63%).
  3. La Juventus ha gli stessi punti del Milan pareggiando il 44% delle partite ma senza essere mai sconfitta.
  4. L’Udinese ha perso 2 partite come il Milan ma ha 1 pareggio in più, che determina il distacco di due punti dalle due capolista.
  5. Il campionato passato è stato vinto mantenendo la stessa percentuale di successi del girone di andata, riducendo al minino le sconfitte nella seconda parte (non più di 1) e aumentando i pareggi rispetto alla prima parte del campionato.
  6. Se la Juventus finisse il girone di andata senza sconfitte potrebbe permettersi anche 2 sconfitte in quello di ritorno ma non le altre due squadre.
  7. Gli scontri diretti possono determinare il campionato, non solo perché chi vince avrebbe superato un ostacolo decisivo, ma soprattutto sarebbe negativo per chi perde perché si troverebbe costretto a non subire più insuccessi se vuole vincere il campionato.
  8. Sono, però, altrettanto importanti anche le partite apparentemente facili perché la squadra di vertice deve ottenere la vittoria.
  9. La tabella di marcia è presto fatta su 19 partite bisogna vincerne 11, perderne 2  e pareggiarne 6 per essere quasi certi di arrivare secondi, chi vuole vincere dovrà fare meglio.
  10. In sintesi, di solito vince chi mantiene lo stesso ritmo di successi e aumenta il numero dei pareggi. L’anno scorso l’Inter è arrivata a 6 punti dal Milan pur vincendo solo una partita in meno (23vs24) ma ha fatto meno pareggi (7vs10) perché ha perso il doppio degli incontri (8vs4).